Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: avevo

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La tregua

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Levi, Primo 14 occorrenze

La tregua

, io non avevo avuto mai né la curiosità né l' occasione di indagare le complesse strutture della gerarchia del campo. Il tenebroso edificio di

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, subito. Delle cinquecentocinquanta persone di cui avevo perso notizia all' ingresso in Lager, solo ventinove donne erano state ammesse al campo di

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La tregua

Verso la fine di febbraio, dopo un mese di letto, mi sentivo non già guarito, ma stazionario. Avevo l' impressione netta che, finché non mi fossi

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La tregua

smistate e catalogate per un possibile impiego. Fra le cose che avevo imparato in Auschwitz, una delle più importanti era, che bisogna sempre evitare di

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La tregua

Avevo conosciuto Cesare negli ultimi giorni di Lager, ma era un altro Cesare. Nel campo di Buna abbandonato dai tedeschi la camera degli infettivi

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La tregua

. Cesare sopravvalutava le mie conoscenze linguistiche. Le cose che voleva sapere da me non si insegnano in alcun corso di tedesco, e tanto meno avevo

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La tregua

cammina _. Il dolore era scomparso, il mio respiro era libero; ero molto debole e avevo fame, ma mi alzai, e potevo camminare. Tuttavia, per una

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La tregua

Avevo camminato per ore nell' aria meravigliosa del mattino, aspirandola come una medicina fino in fondo ai miei polmoni malconci. Non ero molto

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La tregua

calde. Al capezzale del letto che avevo scelto, dono supererogatorio del destino , trovai addirittura un libro in italiano: "I ragazzi della via Paal

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La tregua

Il campo di raccolta in cui avevo così fortunosamente ritrovato Mordo Nahum si chiamava Sluzk. Chi cercasse in una buona carta dell' Unione Sovietica

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La tregua

. Tuttavia, il mio compito si annunciava meno arduo di quello della sera precedente: in un angolo dell' aia, sotto una tettoia, avevo scorto un carro agricolo

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La tregua

, imparai a mie spese, con sorpresa e spavento, che il rischio di "perdersi nel bosco" non esiste solo nelle fiabe. Avevo camminato per circa un' ora

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La tregua

seguente, sotto un sole radioso, il treno si fermò a Kazàtin. Questo nome non mi suonava nuovo: dove lo avevo letto o inteso? Forse nei bollettini di

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La tregua

grave di perdere la tradotta. Avevo già calato il secchio e lo stavo sollevando faticosamente, quando udii la locomotiva fischiare. Se avessi

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